Con l'Islam finalmente dialogo!
"Si può quindi guardare con comprensione ai kamikaze che hanno realizzato gli attacchi contro Israele e contro la coalizione delle nazioni occidentali in Iraq".
Pensate che queste parole siano una mia invenzione? credete che nessuno sia tanto insano da proferirle e magari scriverle? eccovi il link....il dialogo.....siamo messi bene se da una parte mettiamo i terroristi e dall'altra questi qua!
3 Comments:
"Paesi come l'Iraq o la Palestina non possono combattere una guerra convenzionale contro forze enormemente superiori. Ovunque, in simili contesti, i popoli sottomessi o oppressi ricorrono a forme non convenzionali di guerra - le bombe umane sono uno dei tipi di armi usate in questi casi - ed etichettare tutti questi popoli come terroristi è assolutamente privo di validità"
Potrebbe anche essere condivisibile (anche se chiamarli kamikaze è un insulto a quei militari giapponesi che combattevano eroicamente contro altri militari nemici in una guerra dichiarata, e col sacrificio della propria vita) a patto che questi suicidi cerchino di colpire solo i militari invasori, e non i civili, spesso loro compatrioti.
Distinguerei il caso palestinese da quello irakeno.
In Palestina ci troviamo davanti ad una occupazione provocata da sconfitte in seguito ad attacchi militari perpetrati contro Israele.
Per intenderci, mezza Germania è stata ceduta alla Polonia dopo il crollo del Reich che l'aveva attaccata,l'Istria è passata alla ex Jugoslavia a seguito della nostra sconfitta dopo l'attacco alla Jugoslavia.
La Cisgiordania,le alture del Golan,
il Sinai(peraltro restituito) sono state conquistate militarmente a seguito dell'attacco di Siria,Giordania ed Egitto contro Israele.
In Irak il discorso è diverso.
Eravamo di fronte ad un regime in mano ad una minoranza Sunnita che per i suoi supporti al terrorismo internazionale è stato attaccato dagli Americani.(Non dimentichiamo che le torri gemelle non sono cadute per difetto di progettazione).
Sconfitto il regime Saddamiano,
il potere è passato alla maggioranza Sciita.
Quello che ora si configura in Irak mi sembra ascrivibile ad una guerra civile, dove il soccombente cerca con ogni mezzo di non perdere il potere che deteneva, o quantomeno di avere quella parte nello stato che aveva negato altrui.
Tantè che gli obiettivi dei cosiddetti terroristi sono soprattutto civili di parte avversa ed obiettivi istituzionali.
Penso pertanto che nel caso irakeno manchi la giustificazione terroristica per squilibrio delle forze.
Certo sotto attacco sono anche le forze americane (qui bisognerebbe stendere un pietoso velo sulle scelte americane di liquidare l'esercito saddamiano),ma sono attaccate in quanto tutrici degli avversari Sciiti, non credo come forze occupanti.
Blight, sono d'accordo con te fin quando arrivi a dire che in Iraq è in atto una guerra civile, io continuo, magari ingenuamente, per carità, a pensare che in Iraq non ci sia alcuna guerra civile.....
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