Certo che il pasticciaccio brutto della ditta Moggi&Son è una roba da far vomitare, ma a vedere come si muove la magistratura napolentana in questo calderone di accuse, intercettazioni, probabili retrocessioni, fa ancora più vomitare, fa venire in mente la vecchia inquisizione torquemadesca.
I Pm di Napoli hanno rilasciato a "La Stampa", tra l'altro il quotidiano della Famiglia Agnelli, una intercettazione di una telefonata fatta da Alessadro Moggi, figlio di Luky Luciano, Amministratore delegato della Gea. La cosa strana è che questa intercettazione è assolutamente di carattere personale fatta ad un amico, e qui la riporto:
"Con la D'Amico sono andato in buca. Pensavo, speravo, ci contavo e invece...Ho speso 10 mila euro per portarla a cena a Parigi, ho preso un aereo privato, albergo di lusso, ristorante favoloso, ma è andata buca"".
I Moggi (sia il senior che lo junior) sono uomini liberi, non condannati(ancora) da nessun tribunale italiano, perciò già il fatto che queste intercettazioni siano uscite sui giornali è cosa molto grave, strana, anzi direi assolutamente incompatibile, a mio parere, con uno stato di diritto, inoltre, se si aggiungono intercettazioni che nulla hanno a che fare con lo scandalo ma che, anzi, coinvolgono la vita privata di un soggetto (come già detto, attualmente uomo libero) rischiando di rovinargliela (Alessandro Moggi è sposato) bè...è qualcosa di intollerabile e insopportabile, prima di Moggi, e Provenzano si dovrebbe mettere in galera i giudici.
FORZA MODENA e abbasso le squadre a strisce